“Itinerari a Pergine e frazioni. In cammino tra storia, cultura, tradizioni”: 10 percorsi a piedi per conoscere il territorio perginese

L’Associazione Amici della Storia di Pergine  ha pubblicato recentemente (ottobre 2022) un volume particolare, dal titolo “Itinerari a Pergine e frazioni. In cammino tra storia, cultura e tradizioni”,  a cura di David Benedetti, edizioni Publistampa Arti Grafiche.

La particolarità della pubblicazione è già contenuta nel titolo e nel sottotitolo e nella  bella copertina, che riproduce un disegno a matita, “Veduta del Perginese”, del 1833,  di Johanna von Isser Grossrubatscher.

Scorrendone le pagine si potrebbe pensare che sia semplicemente una guida del Perginese ricca di descrizioni, informazioni, indicazioni su luoghi interessanti per brevi passeggiate, ma nel corso del lavoro ha preso una forma diversa e inusuale: alla base c’è una ricerca storica, archivistica e iconografica, preceduta da uno studio dei percorsi e da una esplorazione sul campo degli itinerari, che ha impegnato moltissimo l’autore. Elaborata anche la redazione dei testi, che sono complessi perché gli argomenti, gli aspetti e le informazioni, come il lettore capirà leggendo il libro, sono innumerevoli, diversi e toccano la storia, la natura, le tradizioni, la religiosità, l’archeologia, la cultura di un territorio in generale.

L’autore, David Benedetti, ha percorso con curiosità, passione e cura il territorio perginese per rivelarne aspetti dimenticati, per trovare le tracce,  diventate invisibili, della storia, della cultura materiale, della secolare civiltà contadina, delle tradizioni popolari.

Il coordinamento del lavoro e le operazioni per giungere alla pubblicazione sono dell’Associazione Amici della Storia; l’ impostazione grafica è stata curata da Manuela Dalmeri di Publistampa; la cartografia è di Carmelo Anderle

Ma veniamo al contenuto, che  riguarda il territorio  perginese e presenta 10 itinerari tra i tanti possibili   percorsi per conoscere Pergine e le sue frazioni:

Il colle del Castello e del  Tegazzo, le frazioni di Valar  e Zava, l’area  dal lago di San Cristoforo a Ischia, un  percorso tra Canale e il maso Puller, tre itinerari sulla montagna di Castagnè, l’esplorazione dell’Oltrefersina con i suoi piccoli laghi, l’area  del Rio Negro e Montesei, per finire con  un giro tra i boschi di Viarago e Serso. 

Sono itinerari da fare a piedi, questa è la proposta, con ritmo lento, attento all’osservazione per rintracciare i segni della storia e della natura.

Ci si può immergere  nei boschi, nei sentieri tra i campi, costeggiare i tanti laghi e specchi d’acqua,  raggiungere e attraversare varie  frazioni e  località del comune di Pergine,  osservare le architetture che hanno costruito i nostri paesi, coglierne i mutamenti e, purtroppo, anche le devastazioni e le ferite lasciate dall’incuria e dalla poca attenzione al patrimonio storico e naturalistico.

Il lettore, che diventa camminatore errabondo,  è spinto  a entrare profondamente nel paesaggio, nella storia, nella natura e  nella situazione di oggi dei nostri luoghi, per valorizzarli e conservarli nel tempo nella memoria collettiva. Il  camminatore potrà conoscere meglio posti e aspetti già noti, per approfondire la storia  di un luogo, che si intreccia con la storia generale dei territori e delle persone; scoprirà sentieri e percorsi magari oggi dimenticati, ma che nel passato costituivano le tracce  e le vie dei nostri antenati, ora sostituiti o affiancati dalle nuove strade asfaltate; darà valore a edifici, manufatti e reperti naturali perché letti con un nuovo linguaggio, quello del loro uso e del loro significato nella storia materiale e in quel determinato tempo.  Sotto traccia si parla anche del lavoro dell’uomo, basta pensare alla sottolineatura dei muretti a secco, ai vecchi sentieri spesso scomparsi o dimenticati,  ai toponimi, ritrovati nei documenti, nelle carte catastali, nelle testimonianze delle persone intervistate o incontrate, alle abitudini e usanze del passato. Se si pone attenzione agli Apparati, bibliografia, fonti archivistiche e cartografia, si comprende come sia  stata lunga, minuziosa e approfondita la ricerca sui documenti; frequente il riferimento al catasto del 1855:  tutto quanto è stato scritto dall’autore è stato documentato e rilevato.

L’estesa Bibliografia vuole recuperare quanto è stato scritto nel passato e recentemente sul territorio: è stata utilizzata per redigere i vari percorsi,  ma è anche un invito ad approfondire quanto magari è stato solo accennato o trattato nel modo sintetico che  un testo come una guida richiede.

Non mancano le testimonianze orali da anziani e persone residenti nei vari luoghi che  hanno offerto le loro testimonianze e i loro saperi,  estremamente preziosi per confermare le fonti scritte e la letteratura sui vari argomenti, ma anche per scovare abitudini, usi, toponimi e parole ormai in disuso, dimenticate.

Altre  caratteristiche importanti del libro sono: la ricchezza  delle immagini; i disegni di Roberto Perini  che rimandano ad una percezione intima  dei luoghi dal punto di vista artistico; la tabella iniziale con dei dati utili per il percorso; la cartina con numeri gialli che indicano il percorso e che  non vuole essere una precisa e dettagliata rappresentazione del territorio, ma indicare il percorso al lettore; gli approfondimenti  inseriti in riquadri con sfondo leggermente colorato  che arricchiscono e completano il percorso; la bibliografia specifica di quel percorso e la bibliografia generale sul volume posta alla fine.

La pubblicazione è stata sostenuta dalla Cassa Rurale Alta Valsugana, dal Comune di Pergine e dalla Regione Trentino Alto Adige.