2011

pubblicato in Pergine Notizie – n. 93 dicembre 2011

 

La conoscenza come materia prima

 Nel mese di maggio è uscito il volume, curato da Roberto Perini e Marta Scalfo e con le fotografie di Antonio Sartori e Roberto Perini, Corrado Scarpa. L’acqua e la luce, uno studio dell’artista e della sua opera, in contemporanea con la mostra allestita in Sala Maier, dal 29 aprile all’8 maggio 2011. Il giorno dell’inaugurazione Sala Maier era affollata e nei giorni seguenti la mostra è stata visitata da moltissime persone; è stata molto apprezzata e ha avuto spazio anche sulla stampa locale.

Il 13 maggio, presso il Teatro delle Garberie, l’Associazione ha invitato lo storico Lorenzo Baratter, direttore del Centro Documentazione Luserna e dell’Istituto Cimbro di Luserna, a presentare l’evento “Un anno sull’Altipiano”, mostra sulla storia della Brigata Sassari nella Grande Guerra e un omaggio a Emilio Lussu, autore di “Un anno sull’Altipiano”, che ha chiuso i battenti il 6 novembre.

Altro appuntamento importante è stato, il 4 novembre 2011, la conferenza della professoressa Maria Garbari, “Pergine 24 luglio-10 agosto 1866. Il generale Medici alle soglie di Trento”. Il folto pubblico presente ha avuto l’opportunità di seguire, proprio nel presente anno dedicato alle celebrazioni per l’Unità d’Italia, un’interessante e appassionata lezione di storia del Risorgimento, tenuta da una studiosa, la professoressa Garbari, nota per le sue qualità scientifiche e culturali, che ha dato un importante contributo allo studio e alla conoscenza della storia trentina in ambito europeo e ha avuto importanti riconoscimenti, quale ad esempio il Sigillo della Città di Trento, l’Aquila di San Venceslao. La professoressa Garbari è stata sempre vicina alla nostra Associazione e quella sera ha ricordato la collaborazione con Nino Forenza, da sempre presidente dell’Associazione fino al 2006, anno della sua morte.

Nella convinzione che finalità della storia locale sia indagare i fenomeni e i fatti locali nell’ottica della storia generale, per avere poi gli strumenti e le conoscenze utili a comprendere il presente e ad agire nel presente, il 18 novembre 2011 gli «Amici della Storia», in collaborazione con il Comune di Pergine Valsugana, hanno organizzato un incontro di studio su Palazzo Gentili-Crivelli per rendere nota al pubblico, attraverso una puntuale indagine del palazzo e dei suoi arredi, la secolare storia di due famiglie tra le più importanti e influenti per lo sviluppo di Pergine. L’Associazione, che da quando si è costituita si è sempre interessata a far sì che il patrimonio storico e artistico degli ultimi eredi Crivelli non fosse disperso, si pone ora come interlocutrice tra la Provincia, proprietaria del palazzo e di molti suoi arredi, e il Comune che usufruirà dell’edificio, auspicando che possa essere conservato il piano nobile e destinato a “museo della memoria” per poter raccogliere e rendere fruibili al pubblico le testimonianze iconografiche e culturali del Perginese e delle aree attigue.

Per la Provincia ha parlato Laura Dal Prà, Soprintendente per i Beni Storico-artistici che, dopo un intervento introduttivo sulla politica di recupero e fruizione pubblica di castelli e palazzi storici trentini, ha evidenziato come a tutt’oggi manchi nel patrimonio museale trentino un esempio di casa nobiliare, ritenendo che il Palazzo Crivelli potrebbe essere il primo. Giovanna degli Avancini e Roberto Perini hanno illustrato – attraverso immagini storiche di Eduino Paoli e attuali di Antonio Sartori e Roberto Perini – la struttura dell’edificio nel suo complesso, il suo patrimonio decorativo e la ricchezza purtroppo in parte dispersa degli arredi che lo nobilitavano. Mediante i dipinti acquisiti e restaurati dalla Soprintendenza sono stati ricordati diversi illustri personaggi delle casate Gentili e Crivelli. L’architetto Fabio Bartolini, servendosi di esempi di restauro di edifici storici da lui eseguiti, ha precisato come nell’ultimo trentennio sia cambiata la filosofia di utilizzo delle case signorili, da sedi e uffici comunali a spazi espositivi museali. A questo proposito anche Mauro Leveghi ha illustrato l’esempio del restaurato Palazzo Roccabruna a Trento, una residenza nobiliare tutelata per la sontuosità dei suoi interni che è attualmente adibita a sede dell’Enoteca Provinciale e alle attività connesse ad essa.

Per l’Amministrazione comunale di Pergine erano presenti il Sindaco Silvano Corradi e gli Assessori comunali Marco Morelli e Giorgio Girardi, coinvolti in prima persona nel programma della serata, che hanno manifestato l’interesse dell’Amministrazione per il recupero del palazzo e un suo uso che nobiliti la terza città del Trentino, dopo aver chiarito che attualmente la proprietà è della Provincia autonoma di Trento che lo cederà in comodato d’uso al Comune di Pergine. ‡

Iole Piva

Presidente

 

 

pubblicato in Pergine Notizie – n. 91 marzo 2011

 

Nel precedente numero di questo periodico era stata presentata la nostra Associazione, gli «Amici della Storia» di Pergine, non nuova nel panorama culturale perginese, ricostituita nella scorsa primavera dopo qualche anno di mancata attività. Il nuovo Direttivo, nominato con l’obiettivo di riavviare e continuare una storia iniziata parecchi decenni fa sotto la guida di Nino Forenza, ha dedicato i primi mesi di attività alla riorganizzazione dell’associazione, con tutti gli impegni, anche burocratici, che un’associazione è tenuta a rispettare. Si sono ripresi i contatti culturali e personali con altri soggetti e associazioni del territorio, con l’intento di avviare delle collaborazioni e una trama di relazioni che possano aprire a stimolare il nostro operare.

La prima proposta è stata la visita guidata alla piccola chiesa di Casalino e ai suoi splendidi altari, che ha avuto luogo il giorno 4 dicembre 2010: abbiamo volutamente scelto il periodo natalizio, sfidando il freddo e lo shopping, accompagnati dalle spiegazioni colte e interessanti della guida, il nostro socio Pietro Marsilli, professore di storia dell’arte; vi è stata una discreta partecipazione e pensiamo di riproporre in futuro iniziative simili che aiutino a far conoscere o riscoprire i luoghi in cui viviamo.

Per quanto riguarda l’attività dei prossimi mesi, dopo l’elezione del Direttivo, scelto dai nuovi soci durante l’assemblea del 26 febbraio, è stata organizzata una serata dedicata alla donna in occasione dell’8 marzo, in collaborazione con l’Associazione Teatro delle Garberie, aperta a tutti. Sono intervenute una studiosa di storia delle donne, Casimira Grandi dell’Università di Trento, che attraverso le storie di tante diverse donne, madri, mogli, figlie, ha proposto una riflessione sulla condizione della donna nel passato, con rimandi al presente e sedimenti per il futuro. La sua narrazione ha dialogato con l’attrice Chiara Benedetti, che ha letto un testo di don Livio Sparapani e uno di Dafne Roat, e con la violoncellista Barbara Bertoldi, che ha suonato e cantato anche dei pezzi musicali scritti da lei.

Venerdì 29 aprile alle ore 18.00 verrà inau­gurata in Sala Maier “L’acqua e la luce”, la prima mostra retrospettiva del pittore Corrado Scarpa, scomparso nel 2008, veneziano di nascita e perginese di adozione, da molti conosciuto, oltre che come pittore, come insegnante di educazione artistica della Scuola media di Pergine. L’esposizione coprirà il periodo da venerdì 29 aprile a domenica 8 maggio e sarà aperta tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 21.00. La mostra e il catalogo saranno curati dai nostri soci Roberto Perini e Marta Scalfo, con la collaborazione della moglie di Corrado e del fotografo Antonio Sartori. Questa mostra è il dovuto omaggio a Corrado, fedele frequentatore delle innumerevoli mostre che gli «Amici della Storia» hanno organizzato negli anni Ottanta e Novanta, sincero amante dell’arte, passione che ha cercato di trasmettere a tante generazioni di studenti perginesi.

Un altro impegno per il futuro, con l’obiettivo di far conoscere le nostre iniziative, sarà quello di costruire un sito web con la collaborazione, se possibile, di qualche nuovo socio.

Vorremmo che la nostra Associazione diventasse un punto di riferimento per chi si interessa di storia locale, ma non solo, anche di cultura, arte e aspetti ambientali legati al nostro territorio, con la consapevolezza che “locale” vuole solo dire aspetti generali rintracciabili nella realtà locale, e che quindi è la Storia, e più in generale la Cultura, declinata nello spazio vicino. Fondato è infatti il rischio che, in un’epoca di globalizzazione e di degrado civile, si uccida la memoria storica e si distrugga la scenografia naturale dei beni architettonici e culturali del nostro Paese. Per usare le parole di Salvatore Settis, archeologo e storico dell’arte, tratte dal suo ultimo volume Paesaggio, Costituzione, cemento: «l’apatia dei cittadini è la migliore alleata dei predatori senza scrupoli». Dobbiamo quindi sentirci depositari e guardiani dei luoghi dove viviamo e della loro storia. Per questo dobbiamo conoscerli.

Iole Piva

per il Direttivo degli «Amici della Storia»

 

 

articolo del 27 febbraio 2011

Amici-Storia-articolo-giornale-27.2.-2011

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